Lo tiro su questo mio cuore
prendendolo con i palmi dei piedi
piegata respiro nel profondo tra i miei capelli
partorendo gli istanti
Accendo lampadine per non dimenticare la forma della luna
e cerchio a fil di parole
movimenti lenti verso il sonno
Lavo con cura ogni parte di pelle
che apparecchio con stoffa chiara
sale marino
e grani di zucchero
Cancello le righe del passato
premendo con il caldo del mio fare
Non posso contare le ore né i giorni
ma metto i versi nel morse di baci e sospiri
un punto una linea
due punti per cominciare
ogni volta
qualcosa che tenga lontano il lontano
11/01/12
con calma
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